Mese: aprile 2019
INFER||IATE
INFER
RIATE
Salme:
Si muovono navi verdi. Di olio la pioggia
Donne irriducibili alle inferriate.
Un punteruolo rosso in ceppi. Due proconsoli di Cesare.
Socrate assorbito dalle cicute.
vendono palme a Barabba
La banda delle cinque fa a meno degli orologi, borghesi per giunta.
Il tempo lo è.
La legge invece è capitalista.
Una centuria suggerisce a degli ulivi di far largo alla xylella.
dal Salento a Gerusalemme.
Le successioni sanno di catena alimentare
dov’è Gesù?
Dio è morto
Io è morto.
Un pianoforte perde i denti. Musica di Schubert nelle vie di Bari.
Negli uffici stampano registri in codice binario.
Faber. L’asino, il muro del ‘61
sulla via del mare omaggiano la carovana del re.
Giuda in su.
Il Duce in giù.
SQUILIBRI
Amate le caffettiere
E lasciate perdere il poeta
Meglio il rogo d’ alluminio
Che l’inaffidabilità
Grande il cuore di metallo
il borbottare silenzioso
v’inebri la canna fumaria
la piccola industria del profumo
non
il poeta
tra i folli amate il trapezista
il Dio che sta nel suo piede
a volte il cancro
si afferra alle ginocchia
nega al colombo
le vie d’ equilibrio
in tutto ciò amate
il confine
non i poeti
il culo triste
ai trionfi